BUON COMPLEANNO PICCOLA AGNESE
Una
storia per il tuo compleanno
Agnese abitava in una casa tutta luce: una
stella. Viveva là con molti altri bambini, e insieme giocavano mille giochi
sulle nuvole. La sera, stanchi, rientravano nella Casa d’Oro e mangiavano il
pane delle stelle, e non serviva dormire perchè quel pane era il miglior riposo
che si possa immaginare.
Tutti i giorni erano belli lassù, ma tra tutti uno fu per Agnese davvero speciale: il giorno in cui incontrò il suo angelo. Era bellissimo. Quel giorno Agnese aveva visto una nuvola molto diversa da tutte le altre avvicinarsi alla Casa d’Oro, e su quella nuvola c’era proprio lui. Era ancora lontano, ma già Agnese pensava: “Che bello che è, e mi vuole bene…”
Quel giorno così si incontrarono e si riconobbero, e da allora i giochi sulle nuvole diventarono anche più divertenti.
Tutti i giorni erano belli lassù, ma tra tutti uno fu per Agnese davvero speciale: il giorno in cui incontrò il suo angelo. Era bellissimo. Quel giorno Agnese aveva visto una nuvola molto diversa da tutte le altre avvicinarsi alla Casa d’Oro, e su quella nuvola c’era proprio lui. Era ancora lontano, ma già Agnese pensava: “Che bello che è, e mi vuole bene…”
Quel giorno così si incontrarono e si riconobbero, e da allora i giochi sulle nuvole diventarono anche più divertenti.
Quando era il momento il Signore della Casa
chiamava uno dei bambini e lo faceva entrare nella stanza del trono per suonare
con l’orchestra della Casa D’oro e così
anche Agnese un giorno si trovò davanti al Signore, che gli disse: “Cara
Agnese, è già da un bel po’ che sei qui con me nella Casa d’Oro. Ora mi
piacerebbe mandarti sulla Terra, cosa ne pensi?”
“Oh, no!” disse Agnese, “Io sto bene qui, e mi diverto un sacco col mio angelo e con tutti i miei amici… voglio restare sempre qui!”
“Lo so, Agnese,” disse sorridendo il Signore, “ma vedi, laggiù sulla terra ci sono delle persone che ti stanno aspettando e che hanno davvero molto bisogno di te. Vorrei mandarti da loro, e mi piacerebbe che laggiù tu raccontassi di noi, della Casa d’Oro, dei giochi sulle nuvole e del pane delle stelle. Ascolteranno solo te, e solo tu puoi farlo…”
“D’accordo… va bene…” rispose allora Agnese, “io ci andrò, ma soltanto se il mio angelo potrà venire con me!”
Molti altri giorni trascorsero tra i mille giochi sulle nuvole, infine una mattina l’angelo si avvicinò a Agnese su di una nuvola più grande e densa delle solite, con un piccolo carretto dorato al suo fianco, dicendo: “Ora ti farò visitare tutti quei regni che fino ad ora hai visto solo da lontano, e riceverai tantissimi regali. Ecco a cosa serve il carretto!”
Ed insieme partirono per il loro lungo viaggio verso la terra. Era il 9 gennaio 2011.
“Oh, no!” disse Agnese, “Io sto bene qui, e mi diverto un sacco col mio angelo e con tutti i miei amici… voglio restare sempre qui!”
“Lo so, Agnese,” disse sorridendo il Signore, “ma vedi, laggiù sulla terra ci sono delle persone che ti stanno aspettando e che hanno davvero molto bisogno di te. Vorrei mandarti da loro, e mi piacerebbe che laggiù tu raccontassi di noi, della Casa d’Oro, dei giochi sulle nuvole e del pane delle stelle. Ascolteranno solo te, e solo tu puoi farlo…”
“D’accordo… va bene…” rispose allora Agnese, “io ci andrò, ma soltanto se il mio angelo potrà venire con me!”
Molti altri giorni trascorsero tra i mille giochi sulle nuvole, infine una mattina l’angelo si avvicinò a Agnese su di una nuvola più grande e densa delle solite, con un piccolo carretto dorato al suo fianco, dicendo: “Ora ti farò visitare tutti quei regni che fino ad ora hai visto solo da lontano, e riceverai tantissimi regali. Ecco a cosa serve il carretto!”
Ed insieme partirono per il loro lungo viaggio verso la terra. Era il 9 gennaio 2011.